martedì 5 maggio 2009
I conti dei Paesi europei: a rischio 8,5 milioni di posti di lavoro
venerdì 17 aprile 2009
La ripresa della Cina è dietro l'angolo
giovedì 2 aprile 2009
Mercato Auto: Giappone resta leader indiscusso
Nel settore auto i leader di mercato restano indubbiamente i giapponesi con un saldo attivo pari a 5,7 milioni di veicoli; alle sue spalle la Corea del Sud (che ha invaso i mercati con macchine a basso costo) e la Germania (che detiene ancora pieno potere in materia di alto di gamma).
La Cina, invece, vista nel settore come un vero e proprio "spauracchio", ha un saldo negativo determinato da 6,3 milioni di veicoli prodotti contro i 6,7 venduti.
giovedì 19 marzo 2009
John Lipsky: "Niente rilancio fino al 2010"
- recessione del 3,2 % per l'Eurozona;
- del 2,6% per gli Stati Uniti;
- del 5,8% per il Giappone.
Gli economisti del FMI hanno invitato i Governi a fare attenzione alle politiche di bilancio, ma, allo stesso tempo, a estendere le politiche di stimolo anche al 2010. Il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha rivolto agli investitori italiani un messaggio di fiducia: "L’ unica cosa che possiamo fare per aiutare il mercato a ripartire è quella di dire al mondo che ci sono alcuni tipi di prodotti finanziari reali che sono facili da capire, semplici da prezzare e che soddisfano determinate condizioni legali".
Infine da segnalare un'affermazione del direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn, che prevede un calo della crescita superiore al 3% per quanto riguarda i paesi dell'Africa, prevedendo di fatto effetti catastrofici per il continente, la cui recessione potrebbe causare guerre e sommosse.
lunedì 16 marzo 2009
La globalizzazione nell'attuale crisi finanziaria
Per una visione completa dell'articolo si rimanda al link:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/globalizzazionenellattualecrisieconomica.pdf
martedì 3 marzo 2009
Italia: PIL 2008 al -1%
venerdì 27 febbraio 2009
Made in Italy: la crisi continua
Le cause di questo crollo sono insite nella crisi internazionale che sta colpendo tutti i mercati e, congiuntamente, c'è da ricordare che l'anno scorso, in questo periodo, le esportazioni erano state altissime.
Le aree che hanno registrato un calo di interesse nei confronti dell'export del Made in Italy sono equamente suddivisi sul territorio mondiale: si va dalla Turchia (-47,1%) ai Paesi Mercosur (-42%), dalla Russia (-41,2%) agli U.S.A. (- 38,9%), dalla Cina (-27,7%) al Giappone (-19,6%).
I prodotti principalmente colpiti sono stati: prodotti petroliferi e raffinati (-58,1%), automobili (-48,7%) e prodotti chimici (-40,9%).
Le importazioni, dal canto loro, registrano invece qualche aumento come in Cina (+1,6%), in Giappone (+1,4%) e in Svizzera (+0,5%), ma registrano delle riduzioni drastiche in Sud Africa (-44,8%), in Turchia (-37%), nei Paesi dell'Opec (-33,9%) e negli U.S.A. (-30,9%).
I prodotti principalmente colpiti sono stati: petrolio grezzo (-61,2%) , petroliferi raffinati (-59,6%), metalli di base e prodotti in metallo (-40%) e quelli agricoli (-31,4%). Bene invece il gas naturale (+38,9%) e gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+27,8%).
Tutti questi dati negativi, secondo gli esperti, dovrebbero continuare la loro regressione fino agli inizi del 2010