martedì 16 dicembre 2008

martedì 2 dicembre 2008

Dimensione dei mercati e quote dell'Italia (a prezzi correnti)

Il rapporto tra le esportazioni del mondo nei diversi mercati e il totale delle esportazioni mondiali non ha subito grandi variazioni dal 2006 al 2007.
Si registra infatti un leggero aumento da parte dell'Unione Europea e una sostanziale parità di valori per quanto concerne i mercati asiatici. In lieve calo gli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il nostro Paese la situazione è rimasta immutata rispetto al 2006, con dei piccoli cambiamenti nei confronti del mercato dell'Africa settentrionale (+0,8%) e il Medio Oriente (+0,4%).

Per una visione più completa si rimanda al prospetto sotto riportato (fonte: elaborazioni ICE su dati FMI-DOTS).
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospetto35_08.pdf

Competitività Italia

Come riportato sull'Economist del 22 novembre 2008, i dati relativi alla situazione economica italiana e le relative previsioni per gli anni 2008 e 2009 prospettano un periodo a tinte davvero fosche.
Le stime inerenti al PIL per l'anno 2008 vedono il nostro Paese come l'unico tra quelli riportati con un valore inferiore allo 0% (-0,1%). Nel 2009 le stime sono ancora più negative con un'ulteriore perdita dello 0,3%.
Di contro l'aumento dei prezzi è stimato attorno al +3,5%, con un aumento del 1,4% rispetto all'anno scorso.

Per la visione completa della situazione mondiale si rimanda al link sotto riportato.
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospettoeconomy.pdf

Volume esportazioni mondiali e PIL mondiale - Periodo 1950-2007


L'economia mondiale e il livello delle esportazioni, che fino al 2006 risultavano in grande e costante crescita (eccezion fatta per l'anno 2001), hanno subito nel corso del 2007 una leggera frenata.

Il prospetto sopra riportato (fonte: World Trade Organization) mostra appunto questo calo, con i dati molto simili al 2005.

lunedì 1 dicembre 2008

Esportazioni italiane per classi di addetti delle imprese esportatrici



Si riporta di seguito il grafico sulle esportazioni italiane in base al numero di addetti delle imprese chiamate in causa, dove si evince che nel corso degli ultimi anni ad essere più penalizzate sono le piccole imprese che tra il 2000 e il 2006 hanno visto ridurre la propria quota sulle esportazioni dal 31,5 al 28 per cento, a vantaggio delle medie e delle grandi imprese.

Per scaricare la tabella cliccare sul seguente link: http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospetto44_08.pdf

venerdì 28 novembre 2008

Volume del commercio mondiale di beni, per categorie di prodotti - Periodo 1950-2007


L'incremento degli scambi internazionali dal dopoguerra a oggi è stato molto significativo. Il volume dei beni prodotti dall'industria manifatturiera scambiati nel 2007 risulta cinque volte superiore a quello del 1980, che a sua volta risulta dodici volte superiore a quello del 1950.

Per scaricare la tabella cliccare al seguente link: http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospettodue.pdf

giovedì 27 novembre 2008

Internazionalizzazione commerciale e produttiva delle imprese italiane


I dati provvisori (fonte: elaborazione ICE su dati ISTAT e ICE) mostrano una diminuzione nel corso del 2007 del numero di esportatori rispetto all'anno precedente e una perdita del 3,1% dei valori esportati.

Per scaricare la tabella cliccare sul link: http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospetto42_08.pdf

Andamento del PIL Mondiale


Il grafico sopra riportato mostra l'evolversi del PIL Mondiale dal 1900 ai giorni nostri.
I rapporti fra operatori di diversi Paesi sono andati evolvendosi nel tempo fino ad assumere dimensioni mondiali. Nella storia recente, possono essere distinti almeno tre diversi periodi di sviluppo mondiale dell’economia:
- il primo periodo si colloca tra il 1866 e il 1914, fase in cui, grazie ai progressi tecnologici (costruzione di navi più veloci, inaugurazione del servizio telegrafico transatlantico - 1866), e al miglioramento delle vie di comunicazione (inaugurazione del canale di Suez – 1869), si assistette all’avvio di un consistente flusso migratorio, soprattutto verso gli Stati Uniti, e ad una crescita notevole di scambi commerciali e di investimenti fra soggetti ubicati in Paesi diversi. La prima guerra mondiale causò un brusco rallentamento dell’economia mondiale, cui seguirono momenti bui anche nei tre decenni successivi (crollo della Borsa di New York 1929, grande depressione degli anni ’30 e seconda guerra mondiale);
- il secondo periodo va dalla fine della seconda guerra mondiale al 1980. Ebbe inizio con la conferenza (United Nations Monetary and Financial Conference) tenuta nella città di Bretton Woods (New Hampshire) dal 1° al 22 luglio 1944, alla quale parteciparono 730 delegati delle 44 nazioni alleate. Gli accordi presi in tale occasione crearono le basi per la creazione della Banca Mondiale (1945), del Fondo Monetario Internazionale (1946) cui seguì l’accordo GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) nel 1947, con il compito rispettivamente di arginare la povertà nel mondo, di promuovere la cooperazione monetaria fra i diversi Paesi e di liberalizzare il commercio internazionale. La riduzione dei dazi e delle barriere commerciali, anche se applicata in modo non completo, portò i Paesi industrializzati ad uno sviluppo commerciale senza precedenti;
- il terzo periodo è quello che stiamo attualmente vivendo, caratterizzato da una notevole interdipendenza commerciale, finanziaria, tecnologica e manageriale fra soggetti economici, con un progresso tecnologico che permette di collegare in tempo reale persone ubicate fisicamente nei più disparati punti del globo, consentendo loro di comunicare, quasi come fossero fisicamente presenti attorno allo stesso tavolo.
Mentre nei primi due periodi si svilupparono particolarmente le economie dell’Europa Occidentale, dell’America Settentrionale e del Giappone, nel terzo periodo stiamo assistendo ad una prepotente crescita dei Paesi emergenti.
Per scaricare il grafico si invita a cliccare sul seguente link: http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospettouno.pdf

La crisi economica e la situazione italiana

Nel rapporto annuale sulle misure per promuovere la crescita economica, “Going for Growth 2008“, l’Ocse ha delineato un quadro a tinte davvero fosche sullo stato dei progressi dell’Italia.
Nella scheda dedicata alla nostra penisola vengono evidenziati i risultati positivi ottenuti in accordo alle priorità fissate nel 2007 , ciò nonostante nei settori più delicati, come il mercato del lavoro, tali miglioramenti sono risultati di gran lunga inferiori.

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/081126mblacrisieconomicaelasituazioneitaliana.pdf

mercoledì 26 novembre 2008

Quote sull'interscambio mondiale e saldi commerciali (miliardi di ecu/euro)

Di seguito si riporta l'andamento dell'interscambio delle principali economie mondiali nel decennio 1998-2007, dove si può notare il trand del progressivo ridursi della potenza delle principali economie mondiali a vantaggio di economie in forte sviluppo come la Cina.

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospettosette.pdf

Quote mercato su commercio mondiale - Anno 2007

Si riporta nel seguente prospetto quali sono i Paesi più attivi negli scambi commerciali con l'indicazione in percentuale delle rispettive quote di mercato (fonte: World Trade Organization).

Confrontando tali dati con quelli relativi al 2006 si nota una decisa crescita da parte del Regno Unito (+ 2,94%) e della Spagna (+ 1,47%), mentre sono in decisa diminuzione la Cina (-3,29%), l'Olanda (-0,89%) e il Giappone (-0,72%). Stabile l'Italia (+ 0,14%).

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospettosei.pdf

martedì 25 novembre 2008

Flussi e consistenza degli investimenti diretti all'estero, per continente e per Paese (milioni di dollari)

Riportiamo di seguito le tabelle pubblicate sul World Investment Report 2008 relative ai flussi degli investimenti diretti all'estero, per continente e per Paese in milioni di dollari e alla loro reale consistenza.

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospetto9.pdf

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/prospetto11.pdf

venerdì 10 ottobre 2008

Rapporto WEF: 49° posto per l'Italia in competitività

Il rapporto"The Global Competitiviness Report 2008-2009", presentato a Ginevra in occasione del World Economic Forum, posiziona in vetta alla graduatoria dei paesi più competitivi gli Usa, nonostante l’attuale crisi finanziaria.
Seguono nell’ordine Svizzera e Danimarca, che confermano le ottime posizioni del biennio 2007-2008. Fuori invece dalla Top ten il Regno Unito che si posiziona al 12° posto, scendendo di tre posizioni, mentre la Francia passa dalla 18° alla 16° posizione.
Su un totale di 134 paesi esaminati, l’Italia perde invece tre posizioni, collocandosi al 49° posto, prima di India (50°) e Russia (51°), ma dietro a Paesi quali Barbados (47°) e Giordania (48°).

Per una visione globale della situazione mondiale si rimanda al link di seguito riportato: http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1599/o/rankingcompetitivita.pdf

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