martedì 20 gennaio 2009

Allarme Ocse: in Italia crolla la produzione

“Il marcato peggioramento dell’attività industriale, insieme alla persistente debolezza del terziario punta a un calo del Pil di almeno l’1,2% nel quarto trimestre, aggravando il bilancio del 2008, che potrebbe chiudere con un –0,6% annuo e lasciando una pesante eredità al 2009”. Questo è il pensiero degli economisti del Centro studi Confindustria che, nell’ultima indagine svolta su 380 imprese rappresentative dell’industria italiana nel mondo, hanno stimato un calo della produzione mensile nel mese di dicembre pari al 2,1%.
Secondo i dati Istat appena pubblicati, la produzione ha subito nel mese di novembre una flessione mese su mese del 2,7% (-12,3% il dato grezzo) sancendo di fatto l’entrata dell’economia italiana nel quarto trimestre del 2008 in tono minore con la previsione di un 2009 ancora più complesso per la produttività italiana. A conferma di ciò ci sono i dati dell’Ocse che non vede per l’Italia nessuna possibilità di ripresa almeno fino alla prima metà del 2010.Ma che 2009 spetterà dunque agli imprenditori italiani? Sicuramente difficile, ma non molto diverso da quello che aspetterà i colleghi europei. Molto dipenderà dal piano di risanamento da 50 miliardi reso noto dal Cancelliere Angela Merkel e dalla possibilità della creazione del “Fondo Germania” da cento miliardi destinato alle grandi imprese tedesche. La Germania, quale principale paese di destinazione delle nostre esportazioni, giocherà dunque un ruolo fondamentale nei prossimi mesi sul Pil italiano la cui previsione è stimata sul –0,4% nel 2008 e al –1,8% nel 2009.

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