martedì 5 maggio 2009

I conti dei Paesi europei: a rischio 8,5 milioni di posti di lavoro

Sono uscite ieri le previsioni economiche Ue relative al deficit, calcolato in rapporto al PIL, di tutti i 27 Paesi facenti parte dell'Unione.
I risultati mostrano come quanto previsto all'inizio del 2009, ossia la volontà da parte dell'Europa di non subire in maniera massiccia la crisi americana e di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2010, si sia rivelato quanto mai errato.
I dati parlano chiaro: la disoccupazione ha raggiunto livelli altissimi, mai raggiunti dalla fine della seconda guerra mondiale (l'11,5 % della popolazione ne sarà colpita nel 2010); 13 Paesi su 16 hanno un deficit soprà la quota del 3% e in 21 Paesi il disavanzo è oltre il limite del Trattato di Maastricht.
Nel 2010 la ripresa comunque ci sarà, anche se non a partire dal primo semestre; secondo il commissario Ue, Joaquin Almunia, la ripresa economica dovrà attendere la seconda metà del prossimo anno. Emblematiche e chiarificatrici le sue parole: "L'Europa ha fatto bene la sua parte come gli Usa [...] Non siamo più in caduta libera, ma non siamo ancora purtroppo fuori dalla crisi".

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